Per le sue peculiarità intrinseche, dovute all’integrazione delle attività didattiche e di ricerca con la gestione dell’assistenza sanitaria, e per la sua articolata struttura (8 Dipartimenti, 4 linee/Poli, oltre 700 docenti), la Facoltà di Medicina e Chirurgia rappresenta una realtà complessa, con particolari esigenze di gestione, che prevedono specifiche azioni, tra queste miriamo a: sviluppare anche un Campus Medico per supplire alla mancanza di spazi didattici e strutture adeguate; e a realizzare un Centro di simulazione per la didattica, anche di area sanitaria.

Si ritiene strategico, anzitutto, avviare o consolidare rapporti preferenziali con altri enti al di fuori dell’ambito universitario, in primo luogo con gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), che effettuano prestazioni di alta specialità finalizzata alla cura dell’individuo nell’interesse pubblico e sono chiamati a svolgere attività di ricerca sanitaria, a sviluppare strategie innovative di diagnosi e di trattamento, e a fornire evidenze utili alla pratica clinica. È poi, altrettanto, importante rinsaldare i rapporti con altri Enti di ricerca e con le Istituzioni politiche, regionali e nazionali, per riaffermare la centralità del ruolo de La Statale nella Sanità pubblica.

Per quanto riguarda, poi, la ricerca preclinica e i risultati derivanti dagli studi clinici, verranno seguite con la massima attenzione tutte le problematiche relative ai Clinical Trial svolti dai nostri ricercatori e docenti incardinati presso gli ospedali e gli IRCCS, al fine di promuovere, laddove possibile, la condivisione dei dati e di definire i rapporti tra i comitati etici coinvolti, in un’ottica di massima collaborazione.

Altre azioni strategiche da implementare riguardano il sostegno a progetti d’Ateneo su Digital health e modelli di medicina sul territorio (assistenza e formazione post-laurea); la creazione di nuovi modelli di accreditamento per le attività di didattica, assistenziali e di ricerca con enti ospedalieri privati accreditati (prevedendo un collegio dei docenti dell’Ateneo interno) e con ospedali pubblici di insegnamento e IRCCS (promuovendo l’accesso ai dati sanitari per la ricerca e la rappresentanza d’Ateneo all’interno della Direzione strategica).

Per quanto concerne il miglioramento dell’offerta formativa in area sanitaria, è necessario riequilibrare il rapporto con il privato a garanzia di continuità della programmazione educativa dei corsi di studio, con un incremento dei convenzionamenti per permettere che la proposta di attività professionalizzanti sia in linea con l’effettiva richiesta imposta dal numero di iscritte/i e dalle esigenze formative.

Dovremo presidiare le strutture ospedaliere, nell’ambito della competizione con le altre università lombarde, aumentando la nostra presenza nelle Aziende ospedaliere dell’hinterland milanese nel rispetto degli accordi stabiliti con Regione Lombardia.

Ci impegniamo, infine, a sostenere la realizzazione di un Campus per la Facoltà di Medicina, partendo dal progetto, già da tempo allo studio, di riqualificare gli edifici situati in via Pace. In tempi rapidi andranno stabiliti precisi accordi con Regione Lombardia per dare avvio ai lavori del Campus medico, in modo tale che esso sia completato in tempo per supplire alla mancanza di quegli spazi didattici (aule e laboratori), che il nuovo Policlinico (in costruzione) non ci garantirà più. Inoltre, in futuro, esploreremo altre opportunità a Città Studi, nell’ambito della valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare, per ospitare ulteriori aule da mettere al servizio delle attività della Facoltà di Medicina. Nell’agenda della governance dovrà rientrare anche il potenziamento delle strutture e delle attività didattiche presso l’ospedale San Carlo e la realizzazione della Dental School negli spazi che sono attualmente oggetto di negoziazione con Regione Lombardia.

Centro di Simulazione. Ci impegniamo a realizzare, inoltre, un Centro di simulazione per la didattica innovativa prioritariamente (ma non esclusivamente) di area sanitaria, inteso come area attrezzata dove apprendere – in modalità learning by doing sotto la guida di tutors esperti e docenti adeguatamente formati – abilità tecniche e relazionali e competenze cliniche di vario tipo, attraverso diverse metodologie che, grazie all’uso della realtà aumentata, riproducano fedelmente gli ambienti reali in cui ci si trovi ad operare. 

Per la nascita di questo ambizioso progetto è necessaria una convinta regia da parte della governance di Ateneo, che orienti verso la creazione di un centro multidisciplinare capace di rispondere alle richieste formative di più corsi di studi (non solo di area medica e sanitaria, ma anche di area fisica e matematica, dell’area delle scienze motorie, di area giuridica, sociale e umanistica) e alla contaminazione di più competenze in ottica interdisciplinare. Il piano di sostenibilità finanziaria potrà prevedere anche l’apertura del centro di simulazione come centro di servizi a pagamento rivolti a utenti esterni. L’obiettivo è creare un ambiente didattico innovativo e inclusivo, sfruttando la tecnologia in modo ponderato, investendo nella formazione e implementando un tutorato efficace.