Carissime e carissimi,

è con profonda emozione e forte senso di responsabilità che vi comunico la mia scelta di candidarmi a Rettrice dell’Università degli Studi di Milano per il prossimo sessennio 2024-2030.

Questa decisione fa seguito a una riflessione approfondita alla quale molti di voi hanno contribuito direttamente con consigli, proposte e anche critiche, o indirettamente, con l’operato quotidiano che nei miei oltre vent’anni di appartenenza a La Statale ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Il mio programma elettorale, che trovate illustrato nel sito https://marinabrambilla.it , insieme a diversi approfondimenti, è frutto di questo dialogo collettivo e dell’esperienza che ho maturato nel parteciparvi.

Un ringraziamento particolare va alle tante e ai tanti colleghi che hanno già contribuito a questo progetto comune, rendendo possibile e sostenendo la mia candidatura con la loro firma, ma anche ai molti tra il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e tra gli studenti che, con impegno e costanza, hanno incoraggiato questa scelta. Invito chiunque altro desideri impegnarsi per disegnare e costruire la nuova Statale a condividere idee, suggerimenti e preoccupazioni attraverso la sezione dedicata che troverete sul sito.

Come alcuni di voi sanno, sono docente di Linguistica Tedesca presso il Dipartimento di Lingue, Letterature Culture e Mediazioni. Alla didattica e alla ricerca, che ho sempre svolto con passione, ho affiancato dal 2012 incarichi nella governance, e dal 2018 sono Prorettrice per la Programmazione e l’Organizzazione dei Servizi per la didattica, gli studenti e il personale. Questo ruolo, che interseca e intercetta molteplici dimensioni dell’Ateneo (dall’accoglienza, alla didattica, alla fornitura di servizi, all’inclusione, alla distribuzione delle risorse) attraverso un confronto costante con tutte le componenti della nostra comunità, mi ha permesso di toccare con mano che cosa significa progettare, implementare e sostenere progetti complessi e, nello stesso tempo, mi ha portato a confrontarmi con l’intero mosaico di aree de La Statale, acquisendo la capacità di guardare all’insieme, anziché soltanto al particolare. Grazie a queste esperienze ho potuto sviluppare competenze che ritengo possano e debbano essere messe al servizio.

È su queste basi che si fonda la scelta della mia candidatura, consapevole della sfida importante che aspetta tutti noi: la piena realizzazione di un innovativo modello di campus pubblico, sostenibile, internazionale e policentrico che svilupperà e declinerà la ricchezza e la varietà scientifica e disciplinare della nostra Università su più sedi. Sedi che avranno tutte la dignità e il riconoscimento di ‘centri’ del sapere scientifico, sociale, umanistico, e una coesione e un raccordo organizzativo e gestionale solido e unitario. Tutto questo si potrà raggiungere solo attraverso un’azione comune, concertata grazie al dialogo costante, e rispondente alle esigenze e aspirazioni di tutti coloro che ne La Statale studiano e lavorano nelle loro molteplici, indispensabili e interdipendenti funzioni.

Sono questi obiettivi importanti. Per immaginarli nella loro potenzialità, dovremo essere sognatori – ma senza cadere nella trappola di un’illusione distaccata dalla realtà. Per realizzarli, dovremo essere costruttivi, concreti e capaci di negoziare efficacemente le condizioni e le modalità di attuazione, dentro e fuori l’ateneo, presso tutte le istituzioni del territorio e del Paese.

Assicuro, fin d’ora, autonomia di giudizio, indipendenza, capacità di dialogo e coraggio di prendere decisioni che tutelino e promuovano il bene collettivo delle nostre studentesse e dei nostri studenti, del personale amministrativo, tecnico e bibliotecario, delle docenti e dei docenti, e della società tutta con la quale l’Ateneo collabora e interagisce.

Vi chiedo oggi fiducia, supporto, e, soprattutto, collaborazione. È solo grazie alla partecipazione di tutti che La Statale può crescere e portare avanti una missione che dura da cento anni. Per una Statale che sia di tutti e di ognuno, nelle sfide, nelle difficoltà e nei successi: questo è il mio impegno.

 

Con i più cari saluti
Marina Brambilla